Tempo di bilanci… Forse si, forse no

E ora diamo il benvenuto al nuovo anno. Pieno di cose che non ci sono mai state.
(Rainer Maria Rilke)
Bilancio di un anno che avremmo voluto diverso
È abbastanza consueto, con la chiusura dell’anno solare, guardare ai mesi trascorsi e soffermarsi a fare valutazioni su quanto è accaduto. Gli economisti userebbero l’espressione fare un bilancio consuntivo e confrontarlo con il bilancio preventivo.
Credo che, personalmente, quest’anno procederò in modo diverso. Non sono assolutamente in grado di tirare le somme, se non per quanto è sotto gli occhi di tutti.
Temo però che la chiusura di questo anno, non coincida con la fine di questa situazione. Probabilmente abbiamo chiuso un capitolo e ne dovremo necessariamente aprire un altro. Tralascio tutto ciò che concerne la parte agonistica del nostro ambiente, in qualche modo siamo riusciti a portarla avanti e gioire dei risultati ottenuti. Il mio pensiero va alla base del sistema. E a coloro che ne fanno parte.
Credo che gli ultimi due anni sia stati una palestra per ciò che (purtroppo o per fortuna) dovremo affrontare nel nuovo anno. La ripresa, quella vera, non è ancora una certezza: per me ripresa significa vedere le società sportive che riprendono le attività al 100% niente piccoli passi, senza agonizzare a causa di costi enormi per nulla coperti da ricavi pressoché inesistenti.
Significa vedere gli abituali utenti delle scuole di danza che riprendono a frequentare senza la paura di essere stati troppo vicino a un compagno di corso. Con tutto il cuore mi auguro che questo possa accadere prestissimo, ma la parte razionale di me è perfettamente consapevole che ci vorrà ancora un pò di tempo.
Di una cosa credo possiamo ritenerci soddisfatti, e dico possiamo perché penso di interpretare il pensiero di tanti maestri organizzatori e ballerini che regolarmente vivono di questa passione. Abbiamo dimostrato una resilienza fuori dal comune.
Ci hanno sempre spiegato come gli eventi negativi debbano essere un trampolino di lancio per il futuro, di come dobbiamo imparare dagli errori e di come gli imprevisti possano trasformarsi in opportunità.
Direi che abbiamo superato l’esame a pieni voti.
Il mondo della Danza Sportiva ha dimostrato di non mollare nonostante le difficoltà. Ci siamo dovuti fermare per poi riprendere per poi rifermarci per riprendere…
Alcuni di noi hanno saputo e potuto aspettare e si sono fatti trovare pronti quando è stato il momento di ripartire; altri hanno saputo reinventarsi, con il cuore pesante magari, ma consapevoli di dover affrontare anche delle criticità economiche.
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Insomma, ognuno a modo suo, ha saputo andare avanti!
Qualcuno potrebbe obiettare che in fin dei conti non c’erano alternative, bisognava andare avanti. Sbagliato! Le alternative ci sono sempre, è solo una questione di scelte.